sabato 27 ottobre 2007

Steinbeck, Furore









"Le grandi società non sanno
che la linea di demarcazione tra fame e furore
è sottile come un capello. E il denaro
che potrebbe andare in salari va in gas,
in esplosivi, in fucili, in spie, in polizie e in liste nere.
Sulle strade la gente formicola in cerca di pane e lavoro,
e in seno ad essa serpreggia il furore, e fermenta"
J. Steinbek, Furore


"
And The highway is alive tonight
Nobody's foolin' nobody is to where it goes I'm sitting down here in the campfire light Searchin' for the Ghost of Tom Joad"
B. Springsteen, The ghost of Tom Joad


Questo post, con la recensione di J. Steinbeck, Furore, si è trasferito su un nuovo blog

http://www.francescapoggi.com/

2 commenti:

zack ha detto...

straordinario,
furore è il capolavoro di steinbeck e della letteratura nord-americana, secondo me il piu grande romanzo del 900.

Anonimo ha detto...

Il raccolto va a male, le banche non accettano dilazioni e famiglie intere debbono andarsene perdendo tutto quello che hanno...se al raccolto che va a male sostituissimo il tasso di interesse dei mutui che aumenta in modo sproporzionato sembrerebbe di leggere le cronache americane di quest'estate.